Ve  lo dico io: ci si armava di tanto tempo, pazienza ma soprattutto tanta  volontà.
Gli  unici mezzi a disposizione erano quelli che oggi chiamiamo i "Vecchi  Media": riviste, libri e tv.
Detto cosi sembra facile ma quante riviste o trasmissioni dedicati alla danza esistevano a quei tempi? Poche ve lo assicuro.
Una rivista pionieristica e tuttora molto autorevole nata nel 1980 è il mensile trilingue BallettoOggi (all'estero Balletto2000).
Detto cosi sembra facile ma quante riviste o trasmissioni dedicati alla danza esistevano a quei tempi? Poche ve lo assicuro.
Una rivista pionieristica e tuttora molto autorevole nata nel 1980 è il mensile trilingue BallettoOggi (all'estero Balletto2000).
I  libri invece erano e sono tutt'ora un punto debole. 
Ci sono pochi libri dedicati alla danza e quello che c'e ha contenuti non aggiornati e alquanto obsoleti. La maggiorparte insegnano i fondamenti della danza.
Gremese Editore è l'unico che ha un catalogo fornito sull'argomento. Mi permettei di consigliarvi il libro "Medicina della Danza". Potrebbe risultarvi interessante come approfondimento.
Altri libri come "ABC del Balletto" si prefiggono di analizzare i grandi balletti dell' 800 e del '900 con buoni risultati ma ancora troppo freddi e non alla portata di tutti.
Ci sono pochi libri dedicati alla danza e quello che c'e ha contenuti non aggiornati e alquanto obsoleti. La maggiorparte insegnano i fondamenti della danza.
Gremese Editore è l'unico che ha un catalogo fornito sull'argomento. Mi permettei di consigliarvi il libro "Medicina della Danza". Potrebbe risultarvi interessante come approfondimento.
Altri libri come "ABC del Balletto" si prefiggono di analizzare i grandi balletti dell' 800 e del '900 con buoni risultati ma ancora troppo freddi e non alla portata di tutti.
L'unica  trasmismissione televisiva era “Maratona d'estate”  curata della grande critica Vittoria Ottolenghi, anche questa nata agli  inizi degli anni '80. “Maratona  d'esate” è  stata una  trasmissione  rivoluzionaria   perché ha permesso alla danza di diventare un bene comune da  condividere e da  apprezzare e non solo un'arte di nicchia comprensibile  solo a pochi ma  mettendola a disposizione del grande pubblico.
Per   chi guarda la danza da semplice spettatore, non sempre è facile  apprezzarla. La  danza deve essere decifrata e spiegata e una volta che  si è capita la si puo'  apprezzare a fondo per sempre. 
C'e chi come me cercava qualche novità nelle tv estere come France2 oppure la TV Serba.
C'e chi come me cercava qualche novità nelle tv estere come France2 oppure la TV Serba.
Il canale televisivo Classica   (canale 728 di Sky) da l'oportunità di vedere un po' di repertorio e  di  documenti interessanti ma ha un costo aggiuntivo rispetto   all'abbonamento.
L'unica trasmissione che ha  deciso di diffondere la danza sulla tv pubblica è Step Passi di Danza su Rai 5 (canale  tematico sull'arte), ancora poco diffuso per poter essere apprezzato a pieno. 
Non  parliamo poi delle videocassette che erano un vero e proprio bene di  lusso.  Non  solo per il prezzo ma anche per la reperibilità. Riuscire ad avere una  videocassetta del Don Quixote (versione dell'ABT) con  Baryshnikov e Cynthia Harvey era  una vera impresa.
Obiettivamente   però non si aveva possibilità di scegliere su quale argomento porre  più  attenzione e fare degli approfondimenti perché lo spettatore  rimaneva sempre  passivo di fronte a quello che veniva proposto dai  Media.
I  "Vecchi Media" sono mezzi di "comunicazione a una via" ed infatti vengono  definiti come passivi. 
Con  l'avvento dei New Media chiamati anche Digital Media  tutto è  cambiato, ovviamente, non in modo cosi repentino. Abbiamo  assistito ad una mezza  rivoluzione con quello che oggi viene chiamato Web 1.0.  Tutti i grandi  teatri, compagnie e le scuole di danza iniziano ad  avere il loro sito web anche  se ancora molto statico. Assomigliavano a  delle brochure digitali.
Con  il passaggio al Web 2.0 e con l'affermazione dei Social Media  (Blog, Forum, Chat, sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook, Myspace,  Twitter, Google)  è  lo spettatore stesso a decidere cosa guardare, quando farlo e quale  argomento  approfondire e, perché no, dire anche la sua opinione.
Si  parla infatti dei “Nuovi Media” come media interattivi ad accesso  individuale.
Nascono  cosi i primi portali dedicati alla danza che fanno informazione a 360  gradi. Tra quelli piu importanti in Italia ricordiamo DanzaDance,  Dance Village, Weekend in Palcoscenico e  Balletto.net.  La  loro presenza da la possibilità agli utenti di capire  molte  cose ma sopratutto dove poter andare a studiare e quale spettacolo  vedere.
Grazie  a Youtube  si possono trovare filmati di ogni genere, vedere le interviste  dei  ballerini piu famosi senza dover attendere di fronte a una tv che non   soddisferà  mai  appieno   le nostre esigenze. Oggi abbiamo la possibilità di verificare il  giudizio di un  critico andando a ricercare la perfomance commentata ma  sopratutto abbiamo la  possibilità con i nostri click e i commenti di  rendere un ballerino o una  performance popolare. 
Si avrà cosi la possibilità di scopire come si fa danza nelle sale di tutto il mondo da New York a Tokyo, da Pechino all'Avana e perché no di scoprire anche come si fa danza nelle diverse parti d'Italia.
Si avrà cosi la possibilità di scopire come si fa danza nelle sale di tutto il mondo da New York a Tokyo, da Pechino all'Avana e perché no di scoprire anche come si fa danza nelle diverse parti d'Italia.
Se  invece per voi è difficile andare a vedere uno spettacolo perche è troppo  lontano lo streaming live è quello che fa per voi. Potrete guarda  in diretta uno spettacolo comodamente seduti davanti al vostro pc.  Ad  esempio ultimamente   Danza Tv ha trasmesso in streaming  live sul suo sito la serata finale del concorso Festival Ballet 2011  di  Marina di Massa.
Nexos Digital in collaborazione Ciel Ecran hanno portato in Italia in diretta via satellite in diversi cinema le prime di famosi balletti dell'Operà di Parigi e del Bolshoi di Mosca.
Nexos Digital in collaborazione Ciel Ecran hanno portato in Italia in diretta via satellite in diversi cinema le prime di famosi balletti dell'Operà di Parigi e del Bolshoi di Mosca.
Facebook   invece ha rivoluzionato non solo le nostre vite ma anche il modo di  fare  business e informazione. Su Facebook non si condividono solo i  nostri momenti di  vita privata ma anche la propria opinione sul nostro  lavoro tenendo aggiornati  costantemente quelli che "ci seguono".
Esiste  anche un social network per unire tutte le persone che si sentono appartenere al  mondo della danza: Bewons.
Grazie  ai Blog si  ha la possibilità di diventare commentatori e scrittori per  esprimere  le proprie opinioni in merito a uno spettacolo che si è visto, a   qualche talento che si è trovato in rete oppure raccontare una lezione  che si è  fatto con qualche maestro. In italia i blogger di danza  putroppo sono ancora  pochi ma per chi sa l'inglese, Dance  Bloggers potrà interessarvi. E' una specie di portale che riporta gli  articoli scritti da tutti i blogger di danza del mondo.
Il  New York Times sul suo sito internazionale nella categoria delle notizie  dedicate alle "Arti" ha  una sezione solo sulla Danza, i quotidiani italiani  purtroppo  non  hanno nemmeno una sezione dedicata alle Arti, figuriamo sulla  Danza.
Questo  può far capire quanto la danza sia importante nel mondo ma, con  mio grande rammarico, ancora un po' sottovalutata in casa  nostra.
 

