domenica 27 marzo 2011

Cosa non si fa per la danza...



Sono appena tornato dal prestigioso teatro Arcimboldi di Milano dove si è svolto il concorso Dance Machine.
Ho partecipato in qualità di giudice insieme ad altri colleghi (Jean Claude Coappara, Urtzi Aranburu, Theresa Ruth Howard, Elisa Guzzo Vaccarino, Daniele Marcacci Ambrosoli e Alfio Agostini). Nella giornata di oggi era presente anche il mio allievo ed amico Kledi Kadiu. In quest’occasione Kledi ha mostrato e commentato il promo del programma “Step Passi di Danza” in onda su Rai 5 da lui condotto.
Un passaggio in particolare mi ha rammentato il passato: l’intervista del grande critico di danza Vittoria Ottolenghi, infatti il suo racconto mi ha fatto ricordare i sacrifici e i tanti episodi che mi hanno portato ad alimentare la passione per la danza.
Uno di questi episodi è legato a Vittoria Ottolenghi e alla sua  “Maratona D’estate”  trasmissione in onda su su RAI 1 negli anni 70.
Immaginate l’Albania tra fine anni 70 ed inizio 80 dove l’ermetismo era totale e l’unico canale di informazione libero era la Televisione Italiana che era stata oscurata dal governo per ovvi motivi.

Per poterla ricevere l’unica soluzione era quella di andare sulla costa ma io abitavo a Tirana e quindi…...
Presi una vecchia bici, ci caricai un rarissimo televisore tedesco in bianco e nero 12 pollici (ero uno dei pochi ad averne uno) e pedalai per circa 40 kilometri per andare da Tirana a Durazzo da un amico che abitava in città. A quel punto carta e penna (il videoregistratore non c’era!!) per cercare di scrivere il piu possibile sulla storia della danza e la trasmissione durava mezz’ora.
Mentre scrivevo non sentivo le gambe dalla fatica ma era già ora di tornare indietro con la mia bicicletta vecchia e malandata.
Una volto tornato ero distrutto dalla fatica ma felicissimo perché era tanta la sete di “sapere” su quello che succedeva “li fuori”….ma soprattutto cosi forte era l’amore smisurato per la danza!   
Pensate che i miei professori di danza dell’epoca mi avevano proposto di tenere lezioni sulla storia della danza, grazie a tutti quelle ore passate a vedere “Maratona d’Estate", ma io allora non accettai… non mi sentivo ancora pronto o forse non volevo affrontare così presto l’insegnamento…. Per fortuna poi mi sono rifatto...








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